· 

Le reti neurali possono rivelare l'orientamento sessuale?

Emiliano Ponzi ©
Emiliano Ponzi ©

Scritto da Andrea Ventimiglia

Le nuove tecnologie hanno reso il mondo diverso. In particolar modo internet, strumento indispensabile al giorno d'oggi, ci accompagna in qualunque evento quotidiano.

L'utilizzo delle intelligenze artificiali in particolare ha permesso a medici e ricercatori di sviluppare sistemi intelligenti tali da permettere il rilevamento di lesione cancerose; tramite le AI Google riesce a fare previsioni precise sull'anno in cui è stata scattata una fotografia, semplicemente perché ha visto più foto di un essere umano ed ha individuato modelli molto più potenti di quelli usati dal cervello umano.


Anche il nostro muoverci dentro questo grande universo chiamato Internet non è anonimo, al suo

interno i nostri passi virtuali, o per meglio dire i nostri click, vengono registrati ed immagazzinati.

Questi dati dicono molto riguardo ciò che siamo, cosa preferiamo e quali sono le nostre abitudini.

e l'utilizzo che ne viene fatto è stato al centro di alcuni interessanti ricerche scientifiche condotte dal Dr. Kosinski.

 

Chi è Michal Kosinski? E' uno Psicologo, Data Scientist ed Assistant Professor alla Stanford Graduate School of Business.

L'ultimo suo lavoro intitolato “Deep neural networks are more accurate than humans at detecting sexual orientation from facial images”, pubblicato sul Journal of Personality Social Psychology, ha creato un importante seguito di riflessioni relativo all'etica e alle opportunità relative all'utilizzo dei Big Data.

Il Dott.Kosinski e il Dott. Wang hanno fatto analizzare oltre 35.326 immagini facciali di uomini e donne, raccolte da un popolare sito di incontri, ad un sistema di reti neurali profonde. Il sistema di reti neurali profonde è un sistema di profilazione psicometrica che riesce a ricavare schemi ricorrenti da un insieme inizialmente disordinato di dati.

Le caratteristiche del viso impiegate dal classificatore includevano sia criteri fissi quali ad esempio, la forma nasale e caratteristiche facciali transitorie come ad esempio lo stile di cura del viso.

I risultati dicono che, data una singola immagine del viso, un classificatore potrebbe distinguere correttamente tra uomini gay e eterosessuali nell'81% dei casi e nel 74% dei casi per le donne. 

I giudici umani hanno ottenuto una precisione molto inferiore: il 61% per gli uomini e il 54% per le donne. L'accuratezza dell'algoritmo è aumentata rispettivamente al 91% e all'83%, se date cinque immagini facciali di persona. 

 

I limiti relativi alle metodologie di ricerca sono vari: non sono stati usati campioni di foto di persone non bianche.

Non sono state usate altre categorie sessuali al di fuori dell'omosessualità come ad esempio l'essere transgender o bisessuali.

La scelta dell'archivio di foto potrebbe aver creato un bias relativamente alla scelta di foto maggiormente rivelative delle preferenze sessuali.

Il contesto di laboratorio permette una importante efficienza che nel mondo reale potrebbe andare persa a causa della personalizzazione della caratterizzazione sessuale.Al di là delle criticità metodologiche lo studio è molto interessante ma non tutti la pensano così.

 

Il web non ha atteso molto nel far sentire la propria opinione: qualcuno ha definito l'intera ricerca pseudo-scienza ed altri accusano Kosinski e co. di aver costruito un gaydar ossia un radar per gay.

Queste tecnologie mostrano nuovi potenziali pericoli per la privacy di ognuno di noi ed in particolare per tutte le persone appartenenti a gruppi LGBTQ.Il fatto che le reti neurali riescano a compiere questo tipo di distinzione significa che vi sono dei tratti distintivi biologici o anatomici o visivi correlati alle preferenze sessuali?E poi "Immaginate per un attimo le possibili conseguenze se questa ricerca fosse usata per sostenere gli sforzi di un regime brutale che abbia lo scopo di identificare e/o perseguitare le persone che credevano essere gay" ha dichiarato Ashland Johnson, direttore dell'istruzione e della ricerca pubbliche dell' Human Right Campaign.

In una intervista rilasciata , alla rivista The Guardian ,il Dott. Kosinski risponde alle accuse rivoltegli: "Uno dei miei obblighi di scienziato è che se so qualcosa che possa potenzialmente proteggere la gente dall'esser preda di tali rischi, è pubblicarlo", ha detto, aggiungendo che "Rifiutare i risultati perché non sei d'accordo con loro su un piano ideologico ... permetterebbe di danneggiare la stesse persone a te care".

 

 

Il continuo studio e applicazione delle intelligenze artificiali in campi quale l'identità di genere mostra, ancora una volta, come sia fondamentale in futuro discutere nuove regolamentazioni degli attuali sistemi di garanzia della privacy dei Big Data ed imponga una attenta analisi relativa al campo d'azione delle IA.

 

                                                                                                                                                    AV

 


Link di approfondimento:

Sommario:

Nota degli autori Kosinski e Wang

Articolo:

Deep neural networks are more accurate than humans at detecting sexual orientation from facial images 

Scrivi commento

Commenti: 0